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18 Settembre 2025

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Al Safety Expo i nuovi approcci per coniugare sicurezza e tradizione

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Bergamo, 17 settembre 2025 – “Si ricostruisce, ma nulla è più come prima”: con questa consapevolezza si è svolto al Safety Expo - Prevenzione Incendi il convegno “La sicurezza antincendio e nuovi approcci per gli edifici storici: come coniugare sicurezza e tradizione”, a cura del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano. 

La protezione dal rischio incendio negli edifici storici rappresenta, infatti, una sfida complessa, in cui la salvaguardia del patrimonio architettonico si confronta con le esigenze della sicurezza moderna. Il convegno ha affrontato il tema dell’equilibrio tra interventi tecnici e rispetto del valore culturale; conservare significa infatti anche mettere in sicurezza. L’arch. Claudio Sangiorgi, Presidente del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, ha richiamato l’attenzione sul tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio immobiliare storico: “Il nostro patrimonio dovrebbe essere oggetto di un duplice impegno. Da un lato, un sostegno concreto dello Stato ai proprietari, perché i costi del restauro conservativo spesso superano il valore immobiliare, scoraggiando così la cura e favorendo l’abbandono. Dall’altro, è necessaria una progettazione consapevole e versatile, che sappia rendere compatibili gli interventi di riqualificazione con gli usi e le funzioni attese. Lo Stato dovrebbe promuovere sgravi fiscali reali per i proprietari di dimore storiche, ma anche i Comuni dovrebbero farsi garanti della sicurezza pubblica, ad esempio creando un catasto degli edifici storici abbandonati, individuando le criticità, predisponendo piani di emergenza e programmando interventi che possano beneficiare di sponsorizzazioni o agevolazioni”.

A seguire è intervenuto l’ing. Davide Luraschi, Vice Presidente del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, che ha posto l’accento su come sia necessario trovare un punto di incontro fra le diverse esigenze. “Sarebbe auspicabile che i designers si mettessero a servizio della sicurezza antincendio, prevedendo e proponendo nuovi device che siano al tempo stesso efficaci e visivamente non troppo impattanti, in grado di coniugare estetica e sicurezza. Certo, lavorare con materiali complessi e in contesti vincolati è più difficile, ma fortunatamente la normativa offre al  progettista antincendio ampi spazi di intervento per individuare la soluzione più compatibile”.

Attraverso un excursus sui grandi incendi della storia, sono stati ricordati episodi emblematici: dalla quello della Biblioteca di Alessandria, al rogo di Roma del 64 d.C., da Londra (1666) a New York, Chicago e San Francisco, fino ad arrivare al Teatro Petruzzelli di Bari (1991), al Teatro La Fenice di Venezia (1996), al Castello di Windsor (1992) e alla Cattedrale di Notre-Dame a Parigi (2019).

Un dato emerso in modo forte è che molti incendi si sviluppano durante le fasi di ristrutturazione, quando la vulnerabilità aumenta e le misure preventive non sempre sono sempre adeguate. A questo si aggiungono i dati generali diffusi nel corso del convegno: ogni anno nel mondo 180.000 persone muoiono a causa di incendi e in Europa si contano circa 70.000 feriti. Numeri che, pur non riguardando esclusivamente gli edifici storici, confermano quanto la percezione del rischio sia ancora troppo bassa e quanto sia urgente una nuova cultura della prevenzione.

Al Safety Expo di Bergamo si è tenuto anche il convegno “Take Care – Ridefinire gli Spazi della Cura” a cura dell'arch. Erica Isa Mosca, Vice Presidentessa del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano e l’ing. Davide Luraschi, Vice Presidente del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, per riflettere sul tema dell’inclusione e della sicurezza negli ambienti sanitari.

Si è discusso di come la progettazione possa incidere concretamente sul benessere delle persone, affrontando i temi del Design for All, dell’accessibilità e dell’inclusione e sicurezza antincendio, che se applicati fin dall’inizio del processo progettuale diventano leve strategiche di
qualità e innovazione. 

Il focus è stato andare oltre la norma, per valorizzare il ruolo e la responsabilità sociale del progettista nel creare luoghi che rispondano ai bisogni reali delle persone. 

Per l'ottima riuscita dell'evento vanno i ringraziamenti anche all’Ordine degli Architetti della provincia di Bergamo.